Traduzioni in azero
Parlato in: | Azerbaigian |
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Famiglia linguistica: | Lingue altaiche | |
Gruppo linguistico: | Lingue sudoccidentali (lingue oghuz) | |
Scrittura: | Alfabeto latino (in Azerbaigian), alfabeto cirillico (in Daghestan/Russia), alfabeto arabo (in Iran) | |
Locutori: | 25–30 milioni | |
Wikipedia | ||
Servizi dell’agenzia di traduzione “LinguaContact” | Traduzione dell’azero al russo e dal russo all’azero |
Curiosità
Nel XX secolo il sistema di scrittura azero ha subito numerosi cambiamenti: inizialmente (fino al 1922) l’azero era scritto solo in arabo, poi si è invece usato l’alfabeto latino e successivamente (nel 1939) si è adottato l’alfabeto cirillico. A partire dal 1991 l’azero si serve dell’alfabeto latino.
La lingua azera, seppur presenti una moltitudine di forme linguistiche, è molto più facile da imparare rispetto, ad esempio, all’armeno. Fino al XIX secolo, l’azerbaigiano, grazie al ridotto numero di casi e l’assenza di suoni difficili da pronunciare (come ad esempio il termine armeno “mkrtych”), costituiva la lingua franca dei commercianti e dei viaggiatori in Persia, nel Caucaso e nel Daghestan.
L’azero presenta anche un gran numero di dialetti. I linguisti individuano quattro gruppi di dialetti. Ognuno di questi gruppi si suddivide a sua volta in sottogruppi. Il gruppo orientale per esempio è composto da sei dialetti e subdialetti.
La padronanza della lingua azera permette inoltre di comprendere il turco senza alcun problema, in quanto queste lingue oltre a condividere la stessa struttura grammaticale, hanno molti termini in comune. Alcuni studiosi considerano l’azero un dialetto della lingua turca.
Secondo alcuni dati, nel 1994 il 38% della popolazione della Repubblica dell’Azerbaigian parlava fluentemente in russo. Attualmente la situazione è cambiata a favore dell’azero, aumentando di conseguenza la domanda di traduzioni sia dall’azero al russo che viceversa.
In lingua azera non ci sono nè i casi nè i pronomi “lui” e “lei”. Esistono soltanto “questo” (“bu”) e “quello” (“o”). Per esempio, le espressioni “bu gedir” e “o billir” indicano rispettivamente “questo va bene”, “quello va bene”.
Il termine azero “gül” , “fiore” viene spesso usato come base per formare nomi di persona femminili: Aigül, Gizilgül, Gülşen, Naringül.
In azero sono inoltre molto diffusi i nomi propri maschili che enfatizzano le qualità associate al sesso maschile: il coraggio, la forza, la libertà, la determinazione e il coraggio. Per tale motivo, nomi come Rustam (forte, coraggioso), Geidar (cavaliere), Bachadir (eroe, valoroso guerriero) sono molto popolari.
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